All’anagrafe è Jason Charles Beck, ma il suo nome d’arte è Chilly. Chilly Gonzales. Dal suo Canada alla fine degli anni Novanta alle più grandi sale filarmoniche del mondo, passando per Parigi e autoproclamandosi presidente della scena musicale underground a Berlino, l’artista di Montréal non ha mai smesso di sorprendere. Nella sua carriera polimorfa si è reinventato di continuo, indossando maschere sempre nuove e paradossali. Tra incursioni nel rap, sperimentazioni elettroniche e un album da solista realizzato solo con un pianoforte, il film scava nelle contraddizioni di un personaggio teatrale, un performer a tutto tondo che ha fatto dell’intrattenimento una vera e propria filosofia, nonché la sua ragione di vita.