di Jean Eustache
(Francia, 1973, 218’) con Bernadette Lafont, Jean-Pierre Léaud, Françoise Lebrun, Isabelle Weingarten
DAL 13 MARZO AL CINEMA
Alexandre è un giovane e pigro disoccupato francese che trascorre le sue giornate sorseggiando caffè a Saint-Germain-des-Prés. Alexandre non ha problemi a farsi mantenere dalla più matura Marie, che ha una piccola boutique, con cui intrattiene una relazione di tipo aperto. Un giorno il giovane incontra un’infermiera, Véronika, giovane e squattrinata come lui. E, nonostante la ragazza sia inizialmente po’ interdetta dal comportamento per nulla passionale di Alexandre, i due finiscono per innamorarsi e fare l’amore durante un’assenza di Marie. Fra i tre presto si innesca un pericoloso e complesso rapporto, che oscilla tra la tenerezza, la gelosia e la disperazione.
Sono passati cinquant’anni da quando La maman et la putain è stato proiettato al festival di Cannes vincendo il Grand Prix Speciale della Giuria. Il cinema non è più stato lo stesso e il film di Jean Eustache è stato da allora considerato il più grande film francese del dopo 1968. Dopo la morte del regista nel 1981, questo capolavoro è diventato quasi invisibile. Restituito al grande pubblico in versione restaurata in 4k al Festival di Cannes del 2022, il film che celebra la nouvelle vague arriva finalmente nelle sale nel suo 50mo anniversario
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